Westy.it Forum / MANTENERE IN FORMA IL PROPRIO WESTIE / Salute / malattie dovute a cattiva alimentazione...
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Inserito il: 27 Aug 2011 20:22
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Citazione:.
Vero Yuma, siamo cani da caccia ! Specialisti per la caccia al tasso , alla volpe e alla lepre, i terreni accidentati e sassosi sono il nostro ambiente ideale, l'acqua gelida non ci fa un baffo...
Questa mi pare un'affermazione importante
Vorrei dire che un tempo eravamo cani da caccia. A differenza di altre razze canine che ( PURTROPPO) continuano ad assolvere attivamente la loro funzione, noi ci siamo trasformati in puri cani da compagnia.
Vero è che nel nostro genoma è rimasto l'istinto di cani mai da salotto, ma credo che forse le nostre abitudini di vita odierne possano aver minato i nostri istinti primordiali, un po', scusate il paragone : come gli scugnizzi di strada, vivaci, immunizzati contro ogni schifezza a cui venivano a contatto e ... pian piano, abituati a vivere in case comode, senza patire freddo o caldo e senza poter " esercitare " la loro professione -
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Inserito il: 17 Oct 2011 18:32
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Forse a qualcuno sarà utile
Allergia ed intolleranza alimentare.
Richard Harvey, The veterinari Centre, Cheylesmore, Coventry, regno Unito (European Diploma in veterinari Dermatology)
Edward Hall, MRCVS The University of Bristol veterinari School, regno Unito (Direttore della division of Companion Animal Studies, gasrtoenterologo)
Sabina Domino – dott.sa, medico veterinario.
L’allergia alimentare consiste in un esagerata reazione del sistema immunitario nei confronti di alcune particelle (allergeni) presenti nell’ alimento. A causa di alcuni squilibri del funzionamento del sistema immunitario, può accadere che l’organismo consideri queste sostanze, con qui è sempre venuto a contatto, come estranee e pericolose e metta in atto meccanismi in grado di eliminarle, attivando una risposta immunitaria.
L’intolleranza alimentare a differenza dell’allergia non coinvolge il sistema immunitario, anche se i sintomi sono esattamente gli stessi, e si verifica già alla prima esposizione con la sostanza incriminata. Inoltre, mentre nell’allergia alimentare basta una singola molecola dell’alimento incriminato per scatenare una violente reazione, in caso d’intolleranza la gravità dei sintomi è correlata alla quantità dell’ingrediente responsabile che viene assunta.
L’allergia alimentare nell’uomo è spesso ereditaria, colpisce principalmente i bambini piccoli e gli adulti giovani. In medicina veterinaria non è riconosciuto alcun fattore ereditario, non vi è predisposizione d’età.
Allergene % cani allergici
Manzo 36%
Latticini 28%
Frumento 15%
Uova 10%
Pollo 9,6%
Agnello 6,6%
Soia 6%
Maiale 4%
Coniglio 1%
Pesce 1%
I sintomi più comuni
Il prurito è il segno clinico più rilevante nella maggior parte dei casi. Tutti gli altri sintomi sono la conseguenza dell’intenso trattamento e dell’ continuo leccarsi dell’animale. Si possono quindi osservare eritema, desquamazione, iperpigmentazione, lichenificazione e alopecia. Le zone più colpite dal prurito sono inguine, ascelle e zampe. In alcuni casi, assieme ai problemi cutanei, è possibile che l’animale sia anche affetto da otite.
Nella forma gastroenterica, si riscontra soprattutto un aumento del numero delle defecazioni, diarrea, vomito.
Diagnosi differenziali dei segni cutanei dell’allergia alimentare
• Atopia
• Ipersensibilità da morso di pulce
• Eruzione iatrogena
• Follicolite stafilococcica superficiale ricorrente
• Ectoparassitiosi
• Dermatite da contatto
• Difetti nella cheratinizzazione
Scelta della dieta
La dieta deve essere composta da un unico ingrediente quale fonte di proteine e di un altro come fonte di carboidrati. Le diete commerciali esistono di 2 tipi: i mangimi monoproteici egli idrolizzati di proteine. I mangimi monoproteici contengono un’unica fonte di proteine nuova per l’animale, molto digeribile e di un elevato valore biologico. E’ preferibile che anche carboidrati provengano da un unico ingrediente. I mangimi idrolizzati contengono proteine già digerite e di piccole dimensioni, che non creano alcuna risposta del sistema immunitario.
Se si osservano miglioramenti , cioè l’abbattimento dei segni clinici (dopo 8-10 settimane), viene ripristinata la dieta originale (scatenamento). Se i segni clinici peggiorano, solitamente entro 2-10 giorni viene ripristinata la dieta monoproteica (salvataggio). La sequenza di miglioramento, peggioramento con lo scatenamento e successivo salvataggio, ha il valore diagnostico per l’ipersensibilità alimentare ed esclude le variazioni stagionali e altri fattori che possono influire sul prurito. Questo processo di scatenamento e salvataggio viene ripetuto con ogni componente alimentare .
Visto che questa patologia sta andando molto “di moda”, in commercio si possono trovare sempre più prodotti indicati per la risoluzione del problema. Attenzione però! Non tutti sono davvero efficaci per una dieta di eliminazione! Per individuare quelli giusti è fondamentale l’interpretazione delle etichette : escludete, tutti quei prodotti che, nonostante la dicitura “ipoallergenico” contengono più fonti di proteine e carboidrati.
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Inserito il: 17 Oct 2011 20:24
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grassie Blizzard... articolo interessantissimo
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Inserito il: 18 Oct 2011 13:03
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Prego Micky!
Ho trovati alcuni erroriCitazione:
la conseguenza dell’intenso trattamento
- ovviamente era scritto grattamento
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Citazione:- qui si intendeva e gli
i mangimi monoproteici egli idrolizzati di proteine
Forse ci sono anche altri -
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Inserito il: 18 Oct 2011 15:24
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a volte si scatenano reazioni allergiche o problemi gastrointestinali a causa della DOSE di cibo che i nostri tati ci rifilano: una fetta di salame per un cane equivale ad un INTERO salame pe run umano e sono molti gli umani che dopo aver mangiato un chilo di salame non si sentono tanto bene....
noi mangiamo 100 grammi di ravioli una volta la settimana senza nessun problema ma conosco westie che con 2 ravioli vanno in crisi.
va anche detta una cosa i cani sono originariamente carnivori, che abbiano bisogno dei carboidrati (riso, pasta, mais) l'abbiamo deciso noi. In natura non ne troverebbero mai, mangerebbero solo carne di volatili, di conigli e lepri, qualche volta magari un bel pezzo di manzo morto di vecchiaia e qualche frutto o qualche verdura....nessun risotto o pastasciutta.
Anche la dieta BARF che è molto vicina all'originale alimentazione canina non prevede carboidrati. -
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Inserito il: 03 Aug 2013 14:43
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Ogni tanto bisognerebbe fare un giro nel nostro forum e rileggere con pazienza tanti topic, anche se in quel momento non ci sono utili.....non si smette mai di imparare o completare le nostre nozioni... Ora ho letto questo (nel 2011 non ero ancora iscritto) grazie amici lo trovato molto interessante
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Inserito il: 04 Aug 2013 15:17
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hai ragione Hugo, ogni tanto vado anch'io a rinfrescarmi le idee con i vecchi post!
( e vedo che i problemi sono come gli zombie....a volte ritornano!)come le dermatiti..... -
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Inserito il: 04 Aug 2013 17:41
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Io ho la dermatite atopica e vi posso garantire che non è per l'alimentazione,la mia tata è un pò cattiva e non mi dà niente di quello che mangia lei! Se lo volete sapere sia lei che i miei vet ci speravano che fosse dovuto al cibo e invece è qualcosa che c'è nell'ambiente e mi si posa sulla pelle,la mia tata aveva proposto al vet di avvolgermi nella pellicola trasparente )
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Inserito il: 05 Aug 2013 14:23
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Viola, anche una mia collega ha la dermatite atopica attualmente trattata con ciclosporine, la mia umana ha provato ogni genere di alimentazione ma non si tratta di allergia alimentare.
la dermatite atopica ha orogine ambientali per questo motivo è di difficile gestione....gli acari sono presenti ovunque. -