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Inserito il: 19 Sep 2014 00:31
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.. e le stelline pure.
Sono il tato Pippo, e non ho avuto il coraggio di dire nulla publicamente finora, un po' perché ancora non mi capacito di quanto successo, un po' forse perché mi sembrava di mancare di rispetto a tutti i poveri amici ed amiche che hanno perso il loro pelosetto nelle ultime settimane, come a creare delle differenze relative alla sorte o alla fortuna di ognuno di noi, insomma.
Vi racconto quanto e' successo lo scorso 3 agosto alle 13. Ma andiamo per ordine.
Giusto pochissimo tempo fa , vi ricorderete, Whisky ha avuto una paralisi laringea, cavandosela per il rotto della cuffia in circostanze a dir poco incredibili: sabato tardo pomeriggio, io che all'ultimo momento decido di portarmelo al supermercato in citta' perché non mi piacevano le avvisaglie di tossetta che aveva, la paralisi che lo colpisce improvvisamente e che lo ha praticamente strozzato a 20 metri dalla clinica, l'intubazione in tempo reale da parte del medico di guardia, l'arrivo in clinica, nei 15 minuti successivi, dell' anestesista, del cardiologo, del chirurgo e del suo medico curante per l'operazione d'urgenza, che se nemmeno prendi appuntamento un mese prima li trovi o li riunisci tutti assieme, ripeto di sabato sera alle 19!!
L'operazione, riuscitissima, e' consistita nella rimozione di meta' della valvola/muscolo laringeo, ed in pratica le conseguenze sono state
1- la perdita delle corde vocali (anche se in poco tempo ha rimparato ad abbaiare svociato, con grande meraviglia dei suoi medici, perché doveva rimanere muto), e
2- il fatto che doveva imparare a mangiare in quanto ,avendo in pratica un buco al posto della valvola laringea,il cibo puo' finirgli dritto nei polmoni e soffocarlo.
Insomma siamo andati avanti per un po' col famoso cibo dei gatti, poi Whisky ha davvero reimparato a mangiare e , autorizzati dal medico, siamo tornati al solito cibo, quello da me cucinato per loro, ovvero riso stracotto con pollo alternato al pesce, con aggiunta di carote, spinaci e mele.
Ma sentite cosa e' successo.
Era il 3 agosto, non erano passate nemmeno 24 ore dalla scomparsa di Aris, e davvero ero sottotono per la scomparsa del nostro amico. Preparo da mangiare per loro, e mentre il riso bolliva, trovo una crosta di parmigiano e decido di metterla nella pentola per insaporire la sbobba: loro impazziscono per il parmigiano, e volevo che fossero contenti in un momento di tristezza. Memore del fatto che Whisky non può mangiare pezzettoni di cibo, come si e'freddato il tutto, prendo la crosta e la faccio a tocchetti. E, maledetto me, un pezzo più grande, tipo una ciliegia per capirsi, mi deve essere sfuggito. Preparo le ciotole, e le porto ai pelosi. Ora, proprio per evitare che mangi troppo in fretta e anche per tenerlo piu' tranquillo, Whisky da dopo l'operazione non mangia più assieme agli altri, mangia da solo, semichiuso nel bagno: quando ha finito, spinge la porta ed esce . Insomma servo il cibo e me ne torno in officina a lavorare. Sento un rumore strano venire da dove mangiano, ma non ci faccio caso più di tanto. Passano 3 o 4 di minuti, ci ripenso, e cerco di realizzare cosa mai poteva essere quel rumore.
Qualcosa non quadrava. Non so perché, chiamo Whisky. Non e' venuto, lo richiamo, nulla. Siccome loro riescono a mangiare una ciotola piena in millisecondi per poi tornare fuori in cortile a giocare, esco e non trovo nessuno di loro. Il tempo, anche se sono due, o tre minuti, passa. Richiamo Whisky, nulla. Torno in officina, e mi viene in mente che magari non riusciva ad aprire la porta del bagno. Vado in bagno, la porta era semiaperta, e , orrore, vedo la ciotola piena a meta'. Realizzo in un istante che mai nella sua vita ha lasciato una briciola nella ciotola, e che soprattutto gli altri non avevano sbafato nulla: e' prassi normale che a fine pasto ognuno di loro va a lucidare la ciotola degli altri.
Perché era ancora piena a meta'? Perché gli altri non hanno spazzolato tutto? Esco di nuovo fuori in cortile per cercarlo, per cercarli, nulla, lo chiamo, li richiamo, sempre nulla! Preso dal panico rientro, vado dove ho l'esposizione, passo davanti all'ufficio e li vedo tutti li, nell'uffico. Entro, e Whisky era in un angolo, a terra, un palmo di lingua fuori, gli occhi sbarrati, e la cacca liquida spruzzata tutt'intorno. Lo prendo, uno straccio! Whisky Whisky Whisky!! Gli sento il cuore, fermo. Senza nessun movimento di respirazione. Lo comincio a massaggiare , gli faccio un massaggio cardiaco. Forza Whisky dai! Whisky, allora, dai, che fai!! Nulla. Lo scuotevo sempre chiamandolo incessantemente, esortandolo. Mi viene in mente di mettergli un dito in gola, lo faccio e sento un ostacolo: riesco a tirare fuori un pezzo di crosta di parmigiano. Lo riscuoto, continuo a massaggiarlo sul cuore, nulla. La testa intanto mi frullava all'impazzata, con un'incredibile sequenza di pensieri che si accavallavano prepotenti: ecco, ora a ruota di Aris pure Whisky, e dove lo seppellisco, e adesso chi glielo dice al dottore, e adesso devo scrivere sul sito che e' morto pure lui, e adesso mi tocca cancellarlo dall'anagrafe di qui, e quanto sono deficiente, lo ho ammazzato io, e voi altri perché non siete venuti a cercarmi invece di stare qui a guardare, si, lo metto vicino a Bianca.
Fammi fare il conto, quanto tempo e' passato per trovarlo: almeno 8 o 9 minuti, forse di piu'. Puo' resistere come gli uomini? Quanto si resiste per la rianimazione? Mi tocca telefonare ai miei amici per dirgli che Whisky non c'e piu'.
Whisky forza , dai , non mollare. A voce sempre più alta. Whisky, Whisky!
Credo di aver provato cosa sia la pazzia. Ero due persone, una che provava incessantemente a riportarlo in vita, un'altra che era persa in mille allucinazioni.
Ad un tratto ha avuto un leggerissimo sussulto, ma sempre occhi sbarrati, questa enorme lingua fuori. Nessun battito del cuore. Gli ho allargato le mascelle e ho cominciato a soffiare dentro. Una volta , due volte, tante volte. Perso, ero perso. Whisky, urlavo. E levatevi di torno voi!Via! Levatevi! Perché non piango, eppure e' morto.
E mentre soffiavo per l'ennesima volta, ad un tratto ha tirato dentro la lingua, ha chiuso la bocca e mi ha dato un leggerissimo morso sul naso, e ho sentito il suo cuore che riprendeva a battere e l'inizio di un respiro , prima come a vuoto, poi forte, sempre più forte,quasi ingordo.
E i suoi occhi hanno ripreso vita.
L'ho portato sul letto, siamo rimasti vicini, era in una specie di semitorpore. Anche io.
Ci siamo assopiti un po', e poi ho voluto prenderlo in braccio e portarlo fuori.
Ha camminato maldestro,ho capito che voleva riposare ancora, e lo ho riportato sul letto, lasciandolo tranquillo. Alle 7 di sera me lo sono trovato dietro che a nasate e con la sua nuova voce sfiatata reclamava la pappa.
Il nostro angelo e le nostre stelline hanno veramente fatto gli straordinari quel 3 agosto.
Non ho raccontato a nessuno questo, per molti giorni. Ho provato a dare una spiegazione a tutto questo, ma non mi vengono altre definizioni che miracolo. Ho provato a cancellare tutto, a rimuovere tutto , come se non fosse mai successo, ma non ci sono riuscito. Ancora faccio i conti dei minuti passati prima di intervenire. 8? 10? Al raduno , quando mi hanno chiesto "Allora come va?" ho raccontato d'impulso questa vicenda. Perché vi sentivo, istintivamente, dalla mia parte. Perché forse ce lo siamo meritati questo miracolo. -
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