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Inserito il: 09 Dec 2012 20:50
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Vi passo l'articolo di Lisippo che il giornale ha pubblicato.
Coraggio, tutti uniti con Lisippo!!!
LA STORIA
Lisippo, il cane ai domiciliari
per un morso alle primarie
Nel web si sono scatenate le proteste: decine e decine di messaggi di solidarietà. E una manifestazione
Lisippo
FIRENZE - «Cari amici, questa volta la cosa è grave: mi hanno arrestato e ora sono ai domiciliari». Inizia così la richiesta di aiuto di Lisippo al popolo del web. Da giovedì scorso, stabilisce un’ordinanza arrivata a sorpresa, Lisippo non può allontanarsi da casa per nessun motivo. Il fatto è che Lisippo è stato «condannato» per un reato che forse non ha neppure commesso, ma poco importa. In questa storia, nel dubbio, la presunzione di innocenza non vale. Così Lisippo aspetta. Aspetta che la legge faccia il suo corso e che questa prigionia si concluda in fretta. Intanto il rischio più grande è stato scongiurato, quello di finire in gabbia. Alla fine è riuscito almeno a ritornare a casa, ed è già un successo. Vuoi mettere la comodità della tua cuccia, le carezze di chi ti vuole bene, con un freddo canile? Perché, contrariamente a quanto si potrebbe credere, il pericolo pubblico che si trova agli arresti domiciliari non è un piccolo delinquente, è solo un piccolo cane di tre anni, razza west highland white terrier.
Lisippo, il cane ai domiciliari
Abita nella caserma dei carabinieri di Borgognissanti con la sua famiglia. La sua disavventura è cominciata la domenica del ballottaggio delle primarie del centrosinistra, nel seggio di via Sant’Agostino. Era lì in coda con la sua padrona ad aspettare di votare, quando all’improvviso, davanti a lui, si è materializzato un grosso cane nero al guinzaglio. All’inizio si sono annusati, come sempre accade, poi non si sono piaciuti e hanno iniziato ad azzuffarsi. In mezzo ai due cani sfortunatamente si è trovato un anziano settantenne. Quando i cani sono stati separati lui ha scoperto di avere una piccola ferita al polpaccio, probabilmente un morso. Mentre il cane nero veniva trascinato via dal suo padrone in tutta fretta Lisippo è rimasto lì, con la sua proprietaria che, con grande correttezza, ha dato tutte le generalità all’uomo, spiegando che il cane è regolarmente vaccinato e anche assicurato. L’anziano ferito va a farsi medicare al pronto soccorso, quando gli chiedono come si è procurato quella ferita lui risponde che è stato morso da un cane che si chiama Lisippo e fornisce tutti i dati.
Lisippo in barca
La storia sembra finita lì, invece qualche giorno dopo arriva la telefonata dall’ufficio veterinario comunale che convoca il «cane mordace» per una visita. Lisippo obbedisce agli ordini, arriva in ambulatorio e scopre l’incredibile mondo delle norme veterinarie: siccome l’altro cane non è stato identificato e per quanto se ne sappia potrebbe anche avere la rabbia — così come prevede il regolamento di polizia veterinaria del 1958 — e siccome Lisippo potrebbe essere rimasto ferito, anche se ferite apparenti non ve ne sono, allora lui deve rimanere «sotto sequestro» in attesa della successiva visita di controllo che stabilirà se Lisippo è in buona salute e può tornare in libertà. La visita è stata fissata per venerdì prossimo. È la prassi, spiegano i veterinari. L’articolo 86 del decreto del presidente della Repubblica numero 320 del febbraio 1954 stabilisce che «cani e gatti che hanno morsicato persone o animali devono essere isolati e tenuti in osservazione nei canili comunali. L’osservazione a domicilio può essere autorizzata. All’isolamento devono essere sottoposti cani e gatti che, pure non avendo morsicato, presentano manifestazioni riferibili all’infezione rabbica». Lisippo resta quindi a casa, non può uscire neppure per i suoi bisogni. Ovviamente è molto offeso con i suoi padroni, visto che non capisce i motivi di questa prigionia, ma è stato costretto ad adeguarsi.
Alla notizia di Lisippo agli arresti domiciliari sul web si sono scatenate le proteste: sul social network westy.it, dedicato esclusivamente ai cani della stessa razza di Lisippo, sono arrivate decine e decine di messaggi di solidarietà. «Che ingiustizia — scrive Garcia — mi dispiace tantissimo, per solidarietà mi metto agli arresti anche io». «Come sempre — ribatte Happy — ci rimettono sempre i più piccoli». «In questo mondo essere onesti non paga», dice Nanà. «Il mio amico trattato come un criminale — scrive Rafael — se ti serve una mano fai un fischio e io vengo a liberarti». «Lisippo, alle brutte vieni da me — scherza Whiskey — in cinque minuti hai identità e documenti nuovi a prova di bomba». Oggi a Firenze, in piazza Beccaria alle 14, si terrà un raduno di west highland white terrier che viene organizzato periodicamente per permettere ai cani di incontrarsi. I cagnolini sfileranno da piazza Beccaria in piazza Santa Croce, piazza Signoria e piazza Duomo. Lisippo non potrà essere presente ma i suoi amici non si dimenticheranno di lui. «Amici westini — scrive Oliver — alziamo un grido tutti insieme, liberate Lisippo, liberate Lisippo, liberate Lisippo».
Antonella Mollica -
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